Una passeggiata per Londra • Barbara Mapelli
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Una passeggiata per Londra

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«Londra è un incanto. Esco e poso il piede su un magico tappeto bronzeo, e mi trovo rapita, nella bellezza, senza neppure alzare un dito»
Virginia Wolf

 

 

Londra è una delle città europee da visitare almeno una volta nella propria vita. Capitale della Gran Bretagna, con i suoi 8.825.000 abitanti risulta essere la città europea più abitata (20° posto a livello globale) ed è, secondo la classifica del Demographia World Urban Areas, una delle città più grandi d’Europa (5° posto, dopo Mosca, Düsseldorf, Parigi e Milano), grazie alla sua area urbana che si estende per 1.739 chilometri quadrati (1.572 i confini amministrativi).

Oltre ad essere una metropoli densamente popolata, è molto ricca e piena di negozi, di gallerie d’arte (circa 1500), di teatri, di ristoranti di tutti i tipi e per tutti i gusti, bar, caffè e divertimenti di ogni tipo. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età.

Quindi, quando visitate Londra, cercate di organizzare il vostro viaggio prima in base a ciò che più vi piace fare perché non ve ne pentirete.

In queste righe non è mia intenzione illustrarvi per filo e per segno tutte le attrazioni turistiche della città, perché esistono delle ottime guide a riguardo (poi ve ne indicherò alcune), ma vorrei darvi dei piccoli spunti e curiosità utili come fonte di ispirazione.

Quindi, partiamo!

 
 

Passeggiare per Londra lontano dai rumori del traffico

Passeggiare per Londra non significa solo camminare per le grandi vie affollate della città, ma anche immergersi nella natura attraversando con tutta tranquillità dei parchi meravigliosi e immensi. Con i suoi 142 ettari, Hyde Park è uno di parchi cittadini più grandi al mondo.

In questo grande angolo di paradiso potrete rilassarvi come più vi piace: camminano lungo le rive del lago, fare un giro in barca o in bicicletta, giocare a tennis o praticare un po’ di equitazione.

I ristoranti e i caffè non mancano di certo, come non mancano le sue particolarità.  

 

Indice

Marble Arch - Arco Trionfale di Londra situato in Hyde Park

 

Ascolta gli oratori allo Speakers’Corner

Hyde Park è storicamente stato utilizzato come luogo di protesta. Ancora adesso la domenica mattina presso lo Speakers’Corner (vicino alla metropolitana di Marble Arch), si possono trovare degli oratori intenti a parlare al pubblico. Chiunque può presentarsi qui senza preavviso e parlare di qualsiasi argomento. Tutti sono invitati a partecipare ai dibattiti e alle discussioni.
L’origine dell’angolo degli oratori (Speakers’Corner) risalgono molto probabilmente alle rivolte della Reform League del 1866 o forse agli ultimi discorsi dei condannati a morte al Tyburn Tree. Le esecuzioni capitali durarono per sei secoli, dal 1196 al 1783. Qui furono impiccate circa 50.000 persone. Nel 1571 la forca fu sostituita da una “collettiva” capace di impiccare 24 persone contemporaneamente. Per la sua forma a triangolo orizzontale gli venne dato il nome di Tyburn Tree, albero di Tyburn. Il luogo esatto delle esecuzioni è contrassegnato con un medaglione situato a terra con la scritta “The site of Tyburn Tree”.
Le macabre esecuzioni pubbliche per fortuna non ci sono più, ma la tradizionale pratica di ospitare manifestazioni pubbliche continuano ancora oggi.

Pensate che allo Speakers’Corner hanno parlato personaggi come: Karl Marx, durante l’agitazione contro il Sunday Trading Bill del 1855, George Orwell e perfino Lenin.

 
“Siamo andati abbastanza spesso a Hyde Park, dove gli oratori arringavano la folla di passaggio su temi diversi. Un ateo, in piedi tra un gruppo di ascoltatori curiosi, ha dimostrato che non c'era Dio. Siamo stati particolarmente entusiasti di ascoltare un oratore di questo tipo. Parlava con un accento irlandese, che era più facile da capire per noi. Nelle vicinanze un ufficiale di Salvation Anny pronunciò grida isteriche in appello a Dio Onnipotente, mentre un po' più lontano su un assistente del negozio resisteva alle ore di servitù degli assistenti nei grandi magazzini... Abbiamo imparato molto ascoltando l'inglese parlato”.

Da Memorie di Lenin di Krupskaya, pagine 65-67

 
“Il grado di libertà di stampa esistente in questo paese è spesso sopravvalutato. Tecnicamente c'è una grande libertà, ma il fatto che la maggior parte della stampa sia di proprietà di poche persone opera più o meno allo stesso modo della censura dello Stato. D'altra parte, la libertà di parola è reale. Su una piattaforma, o in alcuni spazi all'aperto riconosciuti come Hyde Park, puoi dire quasi tutto e, cosa forse più significativa, nessuno ha paura di esprimere le sue vere opinioni nei pub, sulle cime degli autobus e così via”.

George Orwell - Freedom of the Park

Nei luoghi in cui ha vissuto la scrittrice inglese Virginia Woolf

Hyde Park ospita monumenti e luoghi affascinanti. Se siete appassionati di letteratura scapiate che al 22 di Hyde Gate a Kensington ha vissuto la famosa scrittrice modernista inglese Virginia Woolf. Scrisse e visse a Londra gran parte della sua vita. Della sua amata città disse:
«Londra è un incanto. Esco e poso il piede su un magico tappeto bronzeo, e mi trovo rapita, nella bellezza, senza neppure alzare un dito»

Oltre Hyde Park, a Londra ci sono altri 7 parchi reali, per un totale di 5000 acri verdi.
A Kensington Garden potrete visitare le mostre d’arte del Serpentine Galleries o scoprire la storia al Kensington Palace (residenza ufficiale londinese del duca e della duchessa di Cambridge e del principe e della principessa Michele di Kent, il duca e la duchessa di Kent e duca e duchessa di Gloucester).

Potrete vedere Albert Memorial, realizzato nel 1872 per commemorare la morte per febbre tifoidea, del principe Alberto, marito della regina Vittoria o divertirvi con i vostri figli al Diana Princess of Wales' Memorial Playground, un parco giochi in onore alla principessa Diana e ispirato alle storie di Peter Pan.

I cervi rossi di Richmond Park

Per gli appassionati fotografi naturalisti (e non solo), recativi alla riserva naturale di Richmond Park. Qui potrete sbizzarrirvi nel fotografare uno dei 630 cervi rossi o daini che pascolano liberamente. State attenti a tenere una distanza minima di 50 metri dall’animale. Sul sito della royalpark potete trovare tutte le informazioni e le leggi sulla sicurezza.
Quindi, leggete il regolamento, dotatevi di un buono teleobiettivo e scattate.

“Come è bella una strada di Londra a quest’ora, con le sue isole di luce, e le lunghe chiazze d’ombra, e magari su un lato qualche albero e una distesa d’erba dove la notte si raccoglie con naturalezza per dormire, mentre camminando lungo le inferriate si sentono quegli scricchiolii e bisbigli delle foglie e dei rami, che lasciano supporre tutto intorno il silenzio dei campi, il grido di una civetta e nella valle, in lontananza, il fischio del treno. Ma ci viene ricordato che questa è Londra; in alto, fra i rami nudi degli alberi stanno appesi degli oblunghi riquadri di luce giallo-rossiccia – sono finestre; ci sono spilli di luce che splendono uniformi come stelle vicine – sono lampioni; questo terreno vuoto, che racchiude in sé la campagna e la sua pace, è soltanto una piazza londinese, circondata di uffici e case in cui a quest’ora fasci di luce inquadrano mappe, documenti, scrivanie dove siedono impiegati che, inumidendosi le dita, sfogliano i faldoni di carteggi infiniti; o in cui più soffusamente la fiamma nel camino ondeggia e la luce della lampada ricade nell’intimità di qualche salotto, con le sue comode poltrone, la carta da parati, le porcellane, il tavolo intarsiato, e una figura di donna che accuratamente misura il numero preciso di cucchiaini di tè che… Lei ora guarda la porta come se avesse sentito suonare il campanello al piano di sotto e qualcuno che chiede “È in casa?”

Londra, Virginia Woolf

Immergetevi nella storia al British Museum

Se come me amate l’arte, visitate il British Museum. Con oltre 8 milioni di oggetti, è uno dei più tra i più grandi musei al mondo. Ci sono più di 60 gallerie d’arte che contengono collezioni straordinarie. Dal mondo antico a quello contemporaneo potrete immergervi nella storia dell’umanità in tutti i continenti. Il museo è davvero immenso, per questo è stato suddiviso in 10 macro-sezioni, ognuna separata a a sua volta da mini-sezioni. Nei pezzi della collezione ci sono 40.000 libri e reperti archeologici provenienti da Roma, dalla Grecia, dall’Egitto e dal Medio Oriente.

Tra i vari reperti archeologici potrete trovare le sculture del Partenone, la famosa Stele di Rosetta e la statua di Ramses II. Fate un tuffo nella storia perché davvero merita.
Tranne qualche mostra temporanea a pagamento, l’ingresso è totalmente gratuito.

 

Arte e ancora Arte

Se non ne avete ancora abbastanza di arte, il vostro viaggio a Londra deve includere la visita alla National Gallery. Il museo conta più di 2.300 dipinti, di cui un terzo proveniente da collezioni private. Tra questi capolavori ci sono le opere di Rembrant, Tiziano, Velázquez, Degas, Van Gogh e Michelangelo. Anche qui l’ingresso è gratuito.

Altri musei interessanti sono: il National Portrait Gallery, dove sono raccolti più di 185.000 ritratti di personaggi britannici storicamente importanti. Ogni anno, tra giugno e settembre, il museo ospita il BP Portrait Award, il prestigioso concorso volto a incoraggiare gli artisti a sviluppare il tema della ritrattistica ; il Tate Modern, museo sorto dentro una ex centrale elettrica, ospita invece le opere prodotte dal 1900 a oggi, il Tate Britain, invece, possiede una delle collezioni più grandi dell’arte britannica . Al The Wallace Collection potrete trovare opere prodotte tra il XV e il XIX secolo e più di 5.000 oggetti collezionati della famiglia Hertford. Ci sono anche alcune opere di Tiziano Rembrandt, Rubens, Van Dyck, Velázquez e Canaletto.

Alla Crypt Gallery è una galleria molto interessante per la sua atmosfera suggestiva. Nel 1822 era stata utilizzata per le sepolture delle bare e come rifugio antiaereo durante le due guerre mondiali. Nel 2002 la Cripta della Chiesa di San Pancrazio è diventata uno spazio espositivo. Ospita mostre di arte contemporanea provenienti da tutto il mondo e promuove un’ampia varietà di artisti. Ne parlo anche perché qualche tempo fa ho fatto una mostra collettiva con alcune delle mie opere.
Questo è solo un piccolo assaggio di cosa c’è a Londra. C’è così tanto da vedere che un mese intero di ferie forse non basterebbe.

Se volete “incontrare” alcuni personaggi più famosi del mondo, recatevi al museo delle cere di Londra di Madame Tussauds. Ci sono andata molti anni fa e mi è piaciuto davvero molto. Rispetto ad allora, il museo è molto cambiato e soprattuto rinnovato. La creazione di nuove sculture di cera è in continuo aggiornamento. Nelle sezioni divise per aree tematiche potrai fotografarti assieme agli artisti più gettonati o alle personalità di spicco del passato.

 
 

La residenza Reale di sua maestà la Regina

Durante il mio viaggio a Londra ho camminato molto – come sempre del resto. Camminare non solo fa bene al proprio corpo, ma riesci a cogliere al meglio ogni aspetto della città Britannica. D’altronde amo la fotografia e mi piace riuscire a coglie e fermare ogni attimo fugace della vita che ci circonda. Dopo un lungo tragitto a piedi nel parco sono arrivata a Buckingham Palace, la residenza reale di Sua Maestà la Regina. Il palazzo è visitabile solo nel periodo estivo da fine luglio a settembre. Mi raccomando, arrivate prima delle 11:00 per assistere al famoso Cambio della Guardia.

“Il lucore scintillante degli autobus; lo splendore carnale delle macellerie con i loro cosci gialli e le bistecche sanguinolente; i mazzi blu e rossi di fiori che spiccano audaci oltre le vetrine dei fiorai.”

Passi di Londra, Virginia Woolf

 

Big Ben: uno dei simboli della Gran Bretagna

Come il Tamigi o l’autobus a due piani il Big Ben è uno dei simboli della Gran Bretagna.
Molte persone quando parlano del Big Ben si riferiscono alla torre dell’orologio. In realtà la struttura si chiama Elizabeth Tower, soprannominata così nel 2012, in occasione del giubileo di diamante della Regina. Il Big Ben (ufficialmente chiamata The Great Bell) è la campana che sta all’interno della torre. Alcuni sostengono che il soprannome dato al Big Ben sia stato preso da Sr. Benjamin Hall, il primo commissario delle opere (il suo nome è inciso sulla campana) altri ipotizzano sia stato preso dal peso massimo di pugilato Benjamin Caunt.

La costruzione della torre si è conclusa nel 1858 e il primo rintocco del Big Ben risale al 31 maggio del 1859. Per colpa del martelletto troppo grande, la campana si ruppe a settembre dello stesso anno. Tre anni dopo la campana venne riparata. Pensate che la campana pesa 13,7 tonnellate ed è alto 2,2 metri, con un diametro di 2,7 metri. Il solo martelletto pesa 200 kg.

La nota musicale che fa quando viene colpito è un mi, le altre quattro campane emettono invece le note sol, fa diesis, mi e si.
Sotto le lancette di tutti i quattro quadranti appare una scritta: DOMINA SALVAM FAC REGINAM NOSTRAM VICTORIAM PRIAMAM. “O Signore, salva la nostra regina Victoria I”. Infatti pare che la campana inizialmente dovesse chiamarsi “Royal Victoria” in onore alla regina Victoria.

 

Musica Maestro

Ci sono altre quattro campane nel campanile. Le loro note si combinano tutte per formare la famosa melodia:
"E" è la nota musicale del Big Ben, così come la campana del terzo trimestre
"G" è la nota musicale della campana del primo trimestre
'F#' è la nota della campana del secondo quarto
"B" è la quarta nota della campana.

Scarica la suoneria del Big Ben

Curiosità sul Big Ben

Le lancette dell’orologio più famoso al mondo si fermarono o rallentarono diverse volte nel corso della sua storia: nel 1934 l’orologio si fermò per due mesi; nel 1944 per colpa di uno stormo di uccelli che si posarono su una delle lancette; nel 1956 si fermò per sei mesi; nel 1962 a causa dell’abbondante neve e il ghiaccio che si era formato fecero suonare i Big Ben con un ritardo di dieci minuti; a gennaio del 1987 caddero quaranta centimetri di neve nella zone più alte della città e il suono del Big Ben si bloccò per il freddo. Perfino il Tamigi, dal tratto da Runnymede a Sunbury, gelò; nel 2005 le lancette si fermarono per due giorni per fare in modo che l’albero del freno potesse essere ispezionato; nel 2007 per sei settimane e nel 2017 per tre anni a causa delle importati lavori di ristrutturazione.

 

Il Palazzo di Westminster

“Ecco la Camera dei Comuni. Qui si cambiano i destini del mondo. Qui si sono battuti Gladstone, Palmerston e Disraeli. È da questi uomini che siamo governati. Noi obbediamo ai loro ordini ogni giorno dell’anno. Le nostre tasche sono alla loro mercé. Essi decidono a quale velocità dovremo guidare le nostre automobili a Hyde Park; e anche se avremo guerra o pace.” Ma dobbiamo ricordarlo a noi stessi; perché a guardarli non sembrano diversi dagli altri. ”
Passi di: Londra, Virginia Woolf

Il Palazzo di Westminster è la sede la House of Commons (Camera dei Comuni) e la House of Lords (Camera dei Lord). La parte più antica è il Westminster Hall (1097), una delle poche aree sopravvissute dopo il tragico incendio del 1834, assieme alla Jewel Tower, la cripta della cappella di Santo Stefano e il chiostro. L’attuale palazzo di Westminster è frutto della sua ricostruzione iniziata nel 1840. L’anno dopo l’incendio fu nominata una Commissione Reale per la ricostruzione dell’edificio. Ci fu un lungo dibattito su quale tipo di stile architettonico dovesse avere la nuova costruzione: in stile neoclassico, simile alla Casa Bianca degli Stati Uniti, ma idealmente associato alla rivoluzione o in stile gotico o elisabettiano, più vicino ai valori conservatori. Dal concorso pubblico, indetto poco dopo, i commissari scelsero il progetto di Charles Barry che aveva proposto un palazzo in stile gotico. I lavori parlamentari, nel rinnovato e ricostruito palazzo della Camera dei Lords, iniziarono nel 1847, invece quelli della Camera dei Comuni nel 1852. L’intera ricostruzione dell’edificio terminò circa vent’anni più tardi.
Durante la seconda guerra mondiale alcune bombe caddero sul Parlamento. Il tetto della Westminster Hall prese fuoco e l’incendio si propagò fino alla Camera dei Comuni. Quando le fiamme si spensero, tutto ciò che ne rimaneva era un guscio grigio pieno di cenere. Anche la Camera dei Lords venne danneggiata. Per un periodo entrambe le camere vennero trasferite nella Church House, poi nella Lords Chamber e nella Robing Room (stanza usata dalla regina per prepararsi alla cerimonia di apertura del Parlamento indossando la Imperial State Crown).
La ricostruzione della Camera dei Comuni avvenne nel 1945 e fu completata nel 1950.

 
“In dieci mesi piovvero sulla capitale duemilacinquecento bombe – «cose ronzanti, che ti cercano senza pietà, grosse e veloci, giorno e notte».”

Passi di: Londra. Una biografia - Peter Ackroyd

 
Proprio quando la frequenza delle bombe volanti cominciava a diminuire, nel primo autunno del 1944, la capitale divenne il bersaglio di Vendetta 2 – V2. Per la prima volta nella storia bellica, una città veniva attaccata da missili a lunga gittata che volavano a circa tremila miglia l’ora. Non poteva suonare nessun allarme né era possibile lanciare qualunque contrattacco. Il primo colpì Chiswick e l’esplosione si udì fino a Westminster, a circa sette miglia. La potenza era tale da «spianare intere strade».

Passi di: Londra. Una biografia - Peter Ackroyd

 

Quando il Parlamento è in sessione, i visitatori possono assistere alle sedute parlamentari dalla Galleria.

 

Curiosità su Westminster Hall

Durante il medioevo la Westminster Hall è stata utilizzata come sede dei banchetti di incoronazione, ma anche come palazzo di giustizia. Utilizzo quest’ultimo che durò fino al XIX secolo. Qui vennero processati William Wallace, Tommaso Moro, Guy Fawkes e Carlo I e nel secolo scorso venne usata per celebrare i funerali di stato di Winston Churchill e altri sovrani.

 

Un giro sulla ruota panoramica London Eye

Di certo avrete avuto modo di vedere il London Eye. Con i suoi 135 m di altezza è davvero inconfondibile. La ruota panoramica è stata inaugurata nel 2000 e risulta essere l’attrazione che ha vinto più di 80 premi di vario tipo. Se non avete paura dell’altezza o non soffrite di vertigini, provate a fare un giro – il panorama da lassù è da mozzafiato. Si può anche prenotare una cabina privata e assaggiare un ottimo pasto o una cena a base di champagne sotto le stelle.

Link utili:

London Eye

Le bascule del Tower Bridge

Il Tower Bridge, assieme al Big Ben, è uno dei monumenti londinesi più famosi. Costruito tra il 1886 e il 1894 da Horace Jones, le sue torri neogotiche nascondo un rivoluzionario (per quell’epoca) sistema ingegneristico che permette l’innalzamento e l’abbassamento della strada tramite un meccanismo basculante. Il ponte è lungo 240 metri e le sue torri gemelle sono alte 61 metri. Per azionare le bascule o passerelle delle torri (da 1000 tonnellate l’uno) erano alimentate da motori a vapore. Dal 1976 questo metodo è stato sostituito da un sistema elettrico e ad olio o elettro-idraulico che impiega cinque minuti per sollevare le bascule.
La prima imbarcazione a passare sotto il ponte è stata la nave della Capitaneria di porto, Daisy.

 

Lo strepitoso salto dell'autobus numero 78

Il 30 dicembre del 1952, l’autobus numero 78 guidato dall’autista Albert Gunter riuscì a saltare il Tower Bridge. Il conducente stava attraversando il ponte, quando questi improvvisamente e senza nessun avviso, iniziò ad aprirsi. Con sangue freddò, l’autista accelerò rapidamente e saltò sull’altra bascula. Per fortuna non ci furono feriti. L'autista impavido fu anche premiato per l’intrepido coraggio.

Link utili:

Tower Bridge

Arrivano i pirati! Le avventure di Sir Francis Drake

Mentre gironzolavo in giro per Londra mi sono imbattuta in questa bellissima replica del Golden Hinde, il galeone elisabettiano con cui Sir Francis Drake circumnavigò il globo tra il 1577 e il 1580.
Sir Francis Drake era a tutti gli effetti un corsaro e non un banale pirata. Era al soldo in modo ufficiale e no, della corona inglese in funzione antispagnola. Drake era anche un abile comandante, un politico e un commerciante di schiavi. Grazie alla sua temerarietà e alla sua scaltrezza, Drake riuscì a conquistare un straordinario benessere sociale ed economico. Drake era funzionale a certe logiche di potere e di conquista. L’Inghilterra oltre ad essere in lotta perenne contro la potente Spagna, era alla continua ricerca di fonti di ricchezza. Le azioni di Drake, finanziate segretamente dal potere, servivano a soddisfare l’inesauribile sete di denaro della regina Elisabetta I e a rimpinguare le casse sempre semivuote dello Stato.
Il tempo passa, ma le logiche purtroppo restano. Così, dopo una serie di azioni e saccheggi, molto discutibili, la regina Elisabetta I decise di nominarlo cavaliere.

 

Dopo il famoso saccheggio nel 1572 a Nombre de Dios, una colonia spagnola situata nell’Istimo di Panama, riuscì a intercettare un convoglio di muli e si impossessò di un carico di 20 tonnellate di oro e argento. Ritornato in patria, la regina gli ordinò di circumnavigare il globo. Drake partì nel 1580, attraversò l’Atlantico, entrò nel Pacifico e arrivò fino al sud est asiatico, rientrò nuovamente nell’atlantico passando per il Sud Africa e rientrò poi in patria. Ovviamente, non dimenticò di razziare, lungo il suo percorso, i porti spagnoli del Cile e del Perù. In Inghilterra portò enormi ricchezze, di cui Drake richiese una percentuale alla corona. I guadagni permisero al governo di Londra di finanziare la costruzione di un’imponente flotta.
In poco tempo il nome di Drake e le sue gesta si diffusero ovunque. I racconti delle sue imprese diventarono leggenda. Le azioni militari di Sir Francis Drake contribuirono notevolmente a trasformare e a far crescere quello che sarebbe poi diventato in futuro l’impero Coloniale Inglese. Gli enormi profitti permisero alla corona di potenziare in modo notevole la sua flotta e portò alla fondazione della Compagnia delle Indie Orientali.
Nell’ultimo periodo della vita di Drake riportò molti fallimenti e sconfitte durante le sue scorrerie lungo i mari. Nel gennaio del 1596 morì di dissenteria quando si trovava a Portobelo con la sua nave.

Link utili:

Golden Hinde

 

Il Tamigi e la "Grande Puzza"

Il Tamigi è stato usato per secoli come discarica per escrementi umani, animali e industriali. La grande puzza proveniente dal fiume spinse il parlamento a risolvere questo problema igienico sanitario che negli anni aveva causato la diffusione di diverse malattie come la dissenteria, il tifo e il colera. Le tre epidemie di colera in Gran Bretagna (quella del 1831-32, del 1848-49 e del 1853-54 ) uccise in totale 30.000 persone.

"Attraverso il cuore della città una fogna mortale sgorgava e scorreva, al posto di un bel fiume fresco", scrisse Charles Dickens in Little Dorrit (1855-57).

L’incarico di costruire un nuovo e ambizioso sistema fognario fu affidato all’ingegnere Joseph Bazalgette. Furono costruite 1800 km di fognature stradali e riuscirono a canalizzare i reflui che fino ad allora fluivano nelle strade e poi nel Tamigi. Il duro lavoro degli operai supervisionati da Bazalgette, ispirò l’artista Ford Madox Brown per la realizzazione dell’opera pitterà “Work”.
Secondo il quotidiano Observer, "ogni centesimo speso è affondato in una buona causa" nella creazione di questa "opera più estesa e meravigliosa dei tempi moderni".

 

Grande puzza (Great Stink)

l termine viene utilizzato per identificare il culmine di questa crisi igienico sanitaria verificatosi a Londra nell’estate del 1858. Tale era forte l’odore del Tamigi che le tende dei Comuni erano imbevute di cloruro di calce.

Link utili:

The Guardian

Link utili:

BBC

 

La Torre di Londra

Quando e se ne avrete l’occasione, non dimenticatevi di visitare la Torre di Londra (Tower of London), la fortezza medioevale situata di fianco al Tamigi e costruita tra il 1066 e il 1087 da Guglielmo il Conquistatore. Per secoli è stata utilizzata come residenza reale, arsenale e prigione. Qui furono imprigionati moti personaggi conosciuti come: Anna Bolena, Jane Gray, il barone William Hastings e lo scrittore Thomas Moore. Al suo interno sono custoditi anche i gioielli della corona.

 

Si torna in scena al Shakespeare’s Globe

Se vi piacciono le opere di William Shakespeare non mancate di passare al Shakespeare’s Globe Theatre, l’anfiteatro ricostruito dove il drammaturgo inglese mise in opera le sue opere. Un tempo si trovava a circa 250 metri dal recinto originario. Grazie alle varie fonti documentarie, sono riusciti a ricostruite il teatro più famoso di Londra - è identico all’originale (abbattuto nel 1644).

Il mio viaggio a Londra termina qui. Nei prossimi post vi racconterò e vi mostrerò altri luoghi imperdibili della Gran Bretagna. A presto.

© Barbara Mapelli - Riproduzione riservata

Bibliografia:
Maria Angeles Palomino, Londra, Lonely Planet Italia

Mattia Bernardo Bagnoli, “Misteri, segreti e storie insolite di Londra”, Roma, Newton Compton editori s.r.l., dicembre 2013, Prima edizione ebook

Virginia Woolf, Londra, Bompiani, 2017, Traduzione a cura di Mario Fortunato

Elisabeth Westwood, Come Visitare Londra Se Siete..., Edizione e-book Kindle, 2014

Giacomo Besenghi, 101 cose da fare a Londra almeno una volta nella vita, Roma,  Newton Compton editori s.r.l., 2011, Prima edizione

Corrado Augias, I segreti di Londra. Storie, luoghi e personaggi di una capitale, Milano, Mondadori, 2016

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