Barbara Mapelli, Luce segreta, olio su tela • Barbara Mapelli
 

Barbara Mapelli, Luce segreta, olio su tela

Luce segreta si presenta come una raffinata composizione ad olio su tela in cui Barbara Mapelli dimostra una notevole maestria pittorica, una visione fortemente simbolica e si conferma un’artista capace di trasformare la materia pittorica in un’esperienza visiva e sensoriale di rara intensità.

 

Barbara Mapelli, Luce segreta, olio su tela

Luce segreta si presenta come una raffinata composizione ad olio su tela in cui Barbara Mapelli dimostra una notevole maestria pittorica, una visione fortemente simbolica e si conferma un’artista capace di trasformare la materia pittorica in un’esperienza visiva e sensoriale di rara intensità.

Tecnica e composizione

L'opera si costruisce attorno a una figura femminile centrale, isolata da un fondo astratto e onirico, caratterizzato da una cascata di segni dorati che fluttuano su un cielo blu profondo, come delle macchie che evocano stelle cadenti o luci lontane. La tecnica del colore ad olio è qui valorizzata nella sua capacità di fondere trasparenze, morbidezze e contrasti: i capelli della giovane donna, una massa rosso rame di ricci vaporosi, sembrano danzare attorno al volto come fiamme vive, ottenute con sovrapposizioni cromatiche di rossi, aranci e ombre brune che restituiscono volume e movimento.

L’abito blu e dorato della figura, riccamente lavorato, rivela una sapienza compositiva nell’alternanza tra campiture piatte e zone minuziosamente dettagliate. Il panneggio, trattato con delicate modulazioni luminose, suggerisce la tattilità del velluto e della seta, in un gioco di trasparenze e opacità che dà profondità alla scena. Le mani, così come il volto, sono rese con attenzione anatomica e una levigatezza quasi scultorea, mettendo in risalto l’eleganza formale e la grazia dell’insieme.

L’uso dell’oro, presente in segni astratti fluttuanti, richiama una dimensione mistica e simbolica, evocando il linguaggio visivo di Gustav Klimt ma reinterpretato in chiave contemporanea.

L’espressione dell’interiorità


Al centro della scena, la giovane donna ci fissa con uno sguardo penetrante e al tempo stesso impenetrabile. I suoi occhi chiari, così intensamente orientati verso lo spettatore, sembrano carichi di una consapevolezza antica e misteriosa. C’è un’aura di silenziosa tensione emotiva che attraversa la sua posa, composta ma non rigida, in bilico tra il pudore e la rivelazione, che sembra incarnare una particolare armonia interiore, un dialogo silenzioso tra l’umano e il divino. Il gesto della mano che trattiene il mantello potrebbe evocare un’azione di difesa o, al contrario, un’apertura simbolica: sta forse rivelando il suo mondo interiore? Sta per parlare, oppure custodisce il silenzio? I capelli rossi, che si espandono come un’aura di fuoco, simboleggiano una vitalità ardente, mentre il blu del mantello e dello sfondo introduce una dimensione di calma e introspezione.

La figura femminile diventa qui il veicolo di una narrazione psicologica più profonda. Non si tratta di un semplice ritratto, ma dell’emblema di una forza interiore che si cela dietro un'apparente fragilità. La pelle diafana, il collo allungato, la posa quasi rinascimentale: tutto parla di un’identità sospesa tra realtà e mito. Il volto, pur giovanile, non è privo di ombre: vi si legge la malinconia, la saggezza, la bellezza della complessità emotiva.

Mapelli riesce a catturare un’espressione di serenità mista a malinconia, come se la donna fosse testimone di un’illuminazione interiore, una “luce segreta” che illumina il suo essere senza rivelarsi completamente. Questa tensione tra rivelazione e mistero diventa il cuore emotivo dell’opera, invitando lo spettatore a interrogarsi sul significato di ciò che è nascosto.

 

Collegamenti e ispirazioni artistiche
In Luce segreta sono evidenti le influenze di correnti e maestri che hanno saputo celebrare la figura femminile come icona spirituale e culturale. L’influsso più riconoscibile è quello del Simbolismo viennese e, in particolare, di Gustav Klimt. L’oro usato nello sfondo non è un semplice elemento decorativo, ma un simbolo di eternità, di trascendenza, di dimensione ultraterrena. Tuttavia, Mapelli non imita, ma reinventa, per il modo in cui l’essere umano è posto al centro dell’immagine, non come archetipo, ma come individuo reale e vivido, radicato in un tempo indefinito ma carico di contemporaneità.

Si avvertono anche echi preraffaelliti, in particolare nella resa onirica della figura e nel culto per la bellezza enigmatica. Anche la scelta del colore – con i suoi toni saturi, profondi, sensuali – richiama l’estetismo ottocentesco, ma si proietta verso un’espressività più moderna, più psicologica, più emotiva. Mapelli riesce a costruire un equilibrio fra classicismo e contemporaneità, fra simbolismo e introspezione.

 

Il significato dell’opera
Luce segreta non è solo un ritratto femminile, ma una riflessione visiva sull’identità e sulla forza silenziosa della donna. Il titolo stesso suggerisce una dualità: la luce è visibile, ma anche nascosta; brilla all’esterno, ma nasce da un luogo intimo, invisibile, custodito. 

La figura femminile, avvolta in un mantello che sembra riflettere il cielo stellato, diventa un’allegoria della connessione tra l’umano e il cosmico, un ponte tra la terra e l’infinito. Le montagne dorate e il cielo punteggiato di luci evocano un paesaggio onirico, un luogo al confine tra il reale e il metafisico, dove la protagonista sembra custodire una conoscenza profonda, forse un’illuminazione spirituale o una memoria ancestrale. Essa rappresenta una femminilità complessa, sfaccettata, che sfugge agli stereotipi e si carica di significati molteplici: forza e fragilità, consapevolezza e sogno, seduzione e riflessione.

L’oro che circonda la protagonista è metafora di una luce interiore, di un potere silenzioso ma pulsante. L’opera esplora il confine tra il visibile e l’invisibile, tra il corpo e lo spirito, tra la bellezza estetica e quella emotiva.

Mapelli sembra voler riflettere sul potere della luce come metafora di verità e consapevolezza, una luce che non si manifesta apertamente ma che illumina dall’interno, trasformando chi la porta. L’artista invita l’osservatore a interrogarsi sulla natura della luce che ognuno porta con sé – e che troppo spesso rimane segreta.

Con Luce segreta, Barbara Mapelli compone un ritratto che è anche un viaggio nell’anima. L’opera si colloca a metà tra la pittura figurativa e quella simbolista, unendo una tecnica impeccabile a una profonda densità concettuale. È un lavoro che parla all’intelletto e all’emozione, alla memoria culturale e al presente interiore. Un invito a guardare oltre l’apparenza, dentro le ombre dorate dell’essere.

Barbara Mapelli, Luce segreta, olio su tela
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