
Barbara Mapelli, Luce segreta, olio su tela
Maggio 30, 2025
Barbara Mapelli, Il custode del tempo: La profondità emotiva del tempo
Giugno 12, 2025Tecnica e composizione
Barbara Mapelli impiega la tecnica dell’olio su cartone telato con una padronanza cromatica che mette in risalto ogni dettaglio dell’incarnato, della stoffa e degli accessori. Il verde acceso dello sfondo contrasta con la pelle calda della figura e con i colori vivaci degli orecchini, accentuando la centralità del volto e della sua espressione. La resa realistica si fonde con un impianto compositivo simmetrico, dove le mani incorniciano il viso in un gesto che evoca sia eleganza che consapevolezza. La luce, sapientemente modulata, scolpisce i volumi e crea un equilibrio tra plasticità e profondità psicologica.
L’espressione dell’interiorità
Lo sguardo della giovane donna è diretto, fiero, carico di una presenza che non si impone, ma si afferma. I grandi occhi, truccati con tonalità calde, si aprono al mondo con uno sguardo che non teme il contatto. Le labbra socchiuse e la postura delle mani parlano di una femminilità consapevole, che si esprime con forza ma senza bisogno di alzare la voce. L’opera racconta un’identità forte e radicata, in equilibrio tra dolcezza e determinazione. La giovane donna non posa: si mostra.

Collegamenti e ispirazioni artistiche
In quest’opera si avverte un dialogo con la ritrattistica moderna e contemporanea: da Frida Kahlo per l’autodeterminazione dello sguardo, a Kehinde Wiley per l’uso assertivo del colore e della centralità della figura nera. Ma c’è anche un’eco della pittura rinascimentale, nella compostezza della posa e nell’attenzione maniacale al dettaglio. L’artista riesce a fondere queste ispirazioni in uno stile personale, in cui la pittura diventa mezzo di racconto identitario e culturale, superando stereotipi e omologazioni.
Il significato dell’opera
L’opera è un manifesto visivo della dignità e della bellezza dell’individuo, inteso nella sua unicità culturale, etnica e personale. L’opera sfida il concetto tradizionale di ritratto, spostando l’attenzione dal mero aspetto esteriore alla presenza interiore del soggetto. È un inno all’autenticità, alla forza silenziosa e all’orgoglio di essere se stessi, anche in un mondo che spesso impone maschere o silenzi. Barbara Mapelli, con questo dipinto, dà voce a chi ha qualcosa da dire anche senza parole.

