La residenza reale di Windsor • Barbara Mapelli
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La residenza reale di Windsor

Il bellissimo castello di Windsor è una delle residenze ufficiali della corona Reale britannica. Fondata alla fine del XII secolo, per quasi 1000 anni è stato la residenza reale di 39 monarchi.

La regina Elisabetta II trascorre spesso qui i suoi weekend.

 

 

È ufficialmente la residenza dei Windsor due volte l’anno: a Pasqua e per l’annuale Garter Service, tenuto presso la St George’s Chapel.
Il Garter Service è il più antico Ordine cavalleresco in Gran Bretagna, istituito settecento anni fa da Edoardo III come ringraziamento del sovrano a coloro i quali hanno ricoperto cariche pubbliche o che hanno dato un contributo significativo alla vita nazionale. Il Garter Service si svolge ogni anno, il lunedì prima della Royal Asco, l’appuntamento ippico e mondano inglese che si svolge a giugno.

Il Castello di Windsor è usato per le visite cerimoniali dei capi di stato stranieri, durante i matrimoni reali, battesimi e compleanni.

 
 

All’interno del Castello di Windsor si trovano gli appartamenti reali, le stanze private, e gran parte della Collezione Reale.

Il 20 novembre del 1992 scoppiò un incendio nella cappella privata della regina. Le fiamme bruciarono 100 stanze come la Crimson Drawing Room, la Green Drawing Room, la cappella privatala, la sala da pranzo della torre del Principe di Galles e la sala grande di ricevimento. Per 15 ore 200 vigili del fuoco cercarono di domare le fiamme, fino a riuscire a spegnerlo del tutto. Molti oggetti e opere d’arte per fortuna furono messi in salvo grazie anche all’aiuto del personale e dei commercianti venuti in soccorso. Il restauro costò 37 milioni di sterline e terminò il 20 novembre del 1997, l’anno delle nozze d’oro della regina. 

 
 

La visita al castello comprendono: le sale cerimoniali (i principali appartamenti di stato), tra queste la più suggestiva è la grande sala dei ricevimenti, progettato come la principale sala da ballo del castello; la camera di Waterloo, costruita per celebrare la vittoria delle forze alleate nella famosa battaglia; le sale storiche costruite per Carlo II e la regina Caterina di Braganza; gli appartamenti privati creati per Giorgio IV, stanze restaurate dopo l’incendio del 1992; la Queen Mary's Dolls' House (casa delle bambole) costruita tra il 1921 e il 1924 per la regina Maria, moglie di Giorgio V, infine la cappella di San Giorgio situato all’interno del parco del castello, uno dei migliori esempi di architettura gotica. Qui si sono svolti molti matrimoni reali. Nel Moat Room troverete un modello di bronzo del Castello di Windsor e potrete scoprire la sua storia grazie a una linea temporale illustrata.

Ah, e non perderti la cerimonia del cambio della guardia. 

Curiosità

Il nome della casata dei Windsor è stato inventato il 17 giugno del 1917 dalla casa reale. Prima di allora il vero nome della casa reale britannica era tedesco e si chiamava Sachsen-Coburg und Gotha (Saxe-Coburg-Gotha).

Dopo il bombardamento tedesco sulla città di Londra, effettuato con bombardieri Gotha (lo stesso nome della monarchia britannica), Giorgio V (del casato di Sassonia - Coburgo - Gotha, figlio della regina Vittoria e del principe Alberto di Sassonia Coburgo e Gotha) decise di cambiare il proprio cognome e renderlo inglese. Una scelta dovuta per il fatto che si respirava un clima fortemente anti tedesco in quel periodo, quindi Giorgio V abbandonò i titoli tedeschi e creo gli equivalenti britannici. Per la creazione del nuovo cognome si ispirò al castello di Windsor. Venne creato anche un nuovo stemma, privo di riferimenti sassoni.

I Coburg, durante la Repubblica di Weimar, furono dei grandi sostenitori di Hitler. Edoardo VIII (primogenito di Giorgio V e zio di Elisabetta II) abdicò per sposare l’ereditiera americana Wallis Simpson. Nel libro “Seventeen Carnations - The Windsors, the Nazis and the Cover-Up” di Andrew Morton, giornalista investigativo e scrittore britannico, noto per le biografie su Lady D., racconta che tra il sovrano britannico Edoardo VIII e Hitler c’era molto di più di una semplice simpatia. Il Führer promise anche a Edoardo VIII di restituirgli il trono una volta vinta la guerra. Nel libro vengono ricostruiti gli enormi sforzi che la casa reale inglese fece per nascondere e distruggere i documenti che avrebbero potuto minacciare la casa reale dei Windsor. Secondo i documenti, durante l’esilio di Edoardo VIII a Parigi, non fosse per niente dispiaciuto per i bombardamenti dei nazisti su Londra. «Non mi dispiace, dopo tutto quello che mi hanno fatto. Un intero Paese contro una donna», avrebbe detto all’amica della moglie Claire Boothe Luce, poi diventata ambasciatrice Usa in Italia.

In Spagna la coppia frequentava anche la nobiltà legata ai fascisti e al dittatore Fancisco Franco. In quei salotti Edoardo VIII auspicò un bombardamento più intenso su Londra, compiendo così un atto di alto tradimento nei confronti del proprio paese e della sua famiglia.  

Sei monarchi britannici, tra questi anche la Regina Vittoria e re Giorgio III erano membri della casa Hannover. Il primo re inglese appartenente alla Casa di Hannover è stato Giorgio Ludovico di Hannover (Giorgio I di Gran Bretagna) chiamato dagli inglesi “il re delle rape” o “il tedesco”

Ma le curiosità non finiscono. L’imperatore britannico Giorgio V era anche cugino di primo grado dell’imperatore russo Nicola II. 

© Barbara Mapelli - Riproduzione riservata

La residenza reale di Windsor
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