"Quando fu giorno si recarono nella stanza dove era stato il dottor Faust. Trovarono tutta la stanza imbrattata di sangue, il cervello era spiaccicato alla parete poiché il diavolo lo aveva sbattuto da una parete all'altra, vi erano pure i suoi occhi e molti denti sparsi qua e là, lo spettacolo era tremendo e pauroso. Trovarono infine il suo corpo fuori accanto al concime, orribilmente sfigurato, con la testa e le membra ciondolanti".
Storia del dottor Johann Faust, 1587

Ma chi era in realtà il Dottor Johannes Faust?
Le poche notizie di questo leggendario alchimista sono poche e contrastanti.
Sembra sia nato nel 1480 a Knittlingen e morto nel 1540 a Staufen in seguito a un’esplosione avvenuta nella sua camera, probabilmente nel tentativo di trasformare, mediante un processo alchemico, i metalli vili in oro.
L’epigrafe storica sulla facciata esterna della Locanda del Leone racconta ancora questa storia:
Nell’anno 1539 il Doctor Faustus, magnifico negromante, risiedeva al Löwen di Staufen, ove moriva squallidamente, e corre voce che il diavolo supremo, Mefistofele, che egli aveva definito suo parente per tutta la vita, gli avesse rotto la nuca al termine del patto di 24 anni e avesse consegnato la sua povera anima alla dannazione eterna.
Per procurarsi da vivere diviene maestro di scuola, medico, dentista, barbiere, mago e consigliere di importanti personaggi di corte, afferma di poter leggere il futuro perfino nelle urine, di ricostituire le opere perdute di Aristotele e Platone e di ripetere tutti i miracoli di Cristo. Viene accusato di sodomia, di pedofilia o di molte nefandezze. Per ovviare a queste incriminazioni ricorre a sotterfugi, quali l’utilizzo di falsi nomi per poter soggiornare nelle città.
Otto giorni fa giunse a Erfurt un chiromante di nome Giorgio Faust, un vero e proprio spaccone, pazzo per giunta
Quell'uomo, del quale tu mi scrivi, che ebbe la sfrontatezza di definirsi principe dei negromanti, è un vagabondo, chiacchierone e giramondo, degno di essere frustato
Attorno al lui nascono innumerevoli leggende che lo vedono effettuare magie e miracoli. E a chi gli domanda da dove arrivi tanta scienza e abilità, Faust racconta di aver stretto un patto col diavolo.
Nonostante il personaggio è stato al centro di critiche pesanti, un signore di Staufen, il castellano Anton, si rivolge all’alchimista Faust, contando nella sua capacità alchemica di produrre monete d’oro. Ed è proprio nella stanza numero 5 della Locanda del Leone di Satufen, che verrà trovato morto il leggendario alchimista.
Alla sua morte la fama si diffuse velocemente. Numerose sono le opere sorte attorno alla figura del diabolico Dottor Faust. La più nota è quella di Goethe, il quale non destina a Faust una fine terribile, ma fa in modo che Dio salvi la sua anima perché vede nel suo desiderio di conoscenza la più nobile delle aspirazioni dell’uomo.
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