Un'altra vita all’improvviso - Come farsi catapultare impreparati nel mondo di Jane Austen • Barbara Mapelli
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Un’altra vita all’improvviso – Come farsi catapultare impreparati nel mondo di Jane Austen

Il Stone Circle di Stonehenge
Settembre 12, 2022
Capitolo 1
Settembre 20, 2022
Capitolo 1
Settembre 20, 2022
Il Stone Circle di Stonehenge
Settembre 12, 2022

Romanzo a puntate scritto da Barbara Mapelli

 

 

Prologo

I  boschi cominciavano a tingersi di rosso quando una signora inglese decise di acquistare a Banne l’ex tenuta del nobile Josep Burgstaller per farne la sua residenza. I lavori di bonifica e di ristrutturazione erano molti, ma il luogo ben si adattava alle esigenze dell’anziana. Lei era la tipica donna inglese: magra, lunghi capelli biondi sempre raccolti e un lungo collo sottile. Nulla si sapeva della sua vita e del suo nome o di cosa si occupasse durante le sue giornate, tutti la chiamavano semplicemente la signora Hill.
 I mesi passarono via veloci come il vento e il lungo viale che conduceva alla villa, si riaccese di mille colori. La natura traboccante e selvaggia era stata tolta; l’erba alta che ricopriva l’ingresso principale della casa era scomparsa; si sentivano i profumi dei fiori e dell’erba bagnata dalla rugiada, l’odore dei pini e di gelsomino. L’antica dimora aveva riacquistato il suo antico splendore. Ora non c’erano più muri scrostati, invasi di macchie di umidità, imposte cadenti e saloni vuoti. Ogni stanza era arredata con gusto e senza sfarzo, con mobili antichi arricchiti da oggetti d’arte; quadri di paesaggi inglesi allietavano le pareti tinteggiate di rosa antico. Un ampio atrio rosso accoglieva i pochi ospiti che vi entravano.
 Quella classica eleganza dell’interno era rispecchiata anche all’esterno. Bianche cornici di marmo circondavano le finestre della facciata principale perfettamente bilanciata. Al centro, la scritta rossa “Caserma Monte Cimone” aveva fatto posto a “Villa Burgstaller” in ricordo del primo proprietario. Più in basso, su un piccolo balcone di pietra, si apriva una porta finestra avvalorata da due blasoni in pietra; su ognuno di essi era stato ridipinto lo stemma della Trieste austro-ungarica. Nella parte sottostante, un’imponente porta in legno massiccio intarsiato permetteva l’ingresso nell’abitazione. Tra la casa e la strada principale, correva una lunga ringhiera nera dalla quale era stato rimosso il lungo filo spinato che circondava l’intero possedimento.
 Oltre all’abitazione principale c’erano le case per i domestici, una stalla per i cavalli, delle serre e una piccola chiesa. Tutt’attorno era circondato da una bassa siepe e in un angolo nascosto da una folta vegetazione, c’era una porta di pietra con delle iscrizioni sconosciute. Alcune persone nei dintorni dicevano di aver visto delle strane luci nella notte. Per questo motivo circolavano sempre più voci sulla quella bizzarra signora inglese.

 
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